Parole in circolo.

È il titolo di una canzone.
La canzone del momento.
Del mio momento.

Penso succeda anche a te.
Non ti capita mai di ascoltare quella canzone in cui ti ritrovi e il ritmo ti entra dentro sintonizzandosi sulla stessa frequenza della tua anima?

Quella diventa la canzone del TUO periodo.
Ogni momento è buono per ascoltarla oppure è proprio lei che in momenti particolari ti viene a cercare, raggiunge i tuoi sensi. All’improvviso la senti alla radio, qualcuno la sta ascoltando, la senti in televisione o un amico corre da te dicendoti:

“Devo farti ascoltare una canzone troppo bella!”

E puntualmente è quella.
Cazzo è quella. La TUA canzone.
MA comunque non lo dici, lo tieni per te.

È anche vero, però, che le canzoni degli altri non debbano a tutti i costi trasmettere qualcosa anche a noi. Le emozioni sono talmente soggettive che non si può pretendere di regalare una nostra canzone a qualcuno che inevitabilmente non potrebbe capirne il valore, il significato, il nostro segreto.

Ognuno nella musica si ricerca, si ascolta e prova a ritrovarsi.
La cosa figa è che è per tutti.

Per non parlare dei gusti!
Ho sentito dire che le canzoni italiane valgono meno di zero, se è troppo lenta mette la depressione, se è troppo ritmata mette l’ansia.

Insomma…

…il mio invito oggi è:

cerca di abbandonare per un momento le tue preferenze e frequenze musicali e leggi il testo della canzone del MIO periodo.

Sarà solo una riflessione, oppure nella tua mente risuonerà la melodia perché in qualche modo è anche del TUO periodo. Non posso riproporti il videoclip perché non è ancora disponibile essendo un album nuovissimo. Ti avevo già parlato di Marco Mengoni, lui è molto presente nei MIEI periodi.

Apriti a nuovi suggerimenti, esci dai tuoi schemi, proponi nuove canzoni e sii disposto ad ascoltarne delle altre da te da sempre etichettate come
“SPAZZATURA PER LE MIE ORECCHIE”.

Quando uscirà il video non esiterò ad avvisarti. Per il momento puoi solo acquistare il brano per sentirti vicino a me!

Erica, anzi Atmosferica.


Aggiornamento del 23/12/2016:
Sono seduta alla scrivania, sono al lavoro, in Italia.
L'Australia è nel mio cuore e questa canzone è ancora del MIO periodo.
Ecco il link:
https://www.youtube.com/watch?v=RTUykrwkqbk

🙂


 

Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene

in questo mondo che ci ha intossicato l’anima.

E devi crederci per coltivare un sogno

su questa terra spaventosamente arida.

Io l’ho vista sai, la vita degli illusi,

con le loro dosi di avidità e superbia

che per combatterli, ti giuro, basta poco:

devi interdirli con un po’ di gentilezza.

 

Un’alluvione mi ha forgiato nel carattere

però il sorriso dei miei mi ha fatto crescere.

Se qualche volta ho anche perso la testa

però l’amore mi ha cambiato l’esistenza.

Quante cose fai che ti perdi in un attimo?

Quanti amici hai che se chiami rispondono?

Quanti sbagli fai prima di ammettere che hai torto?

Quanti gesti fai per cambiare in meglio il mondo?

 

Credo che ognuno abbia una strada da percorrere

ma può succedere che non ci sia un arrivo.

E quanti piedi che s’incroceranno andando,

ma solo un paio avranno il tuo stesso cammino.

Ne conosco gente che sta ancora in viaggio

e non si è mai chiesta in fondo quale sia la meta…

sarà che forse dentro sono un po’ Re Magio

e cerco anche in cielo una stella cometa.

 

Una passione mi ha cambiato nella testa

ma sono un sognatore con i piedi a terra.

Cerco di trarre da ogni storia un’esperienza

e di sorridere battendo la tristezza.

 

Libero, libero, libero, mi sento libero.

Canto di tutto quello che mi ha dato un brivido.

Odio e ti amo e poi amo e ti odio.

Finché ti sento nell’anima non c’è pericolo.

Dicono che è un’altra ottica, se resti in bilico.

Dicono che più si complica più il fato è ciclico.

Dicono, dicono, dicono parole in circolo…

parole in circolo.

 

Marco mengoni – “Parole in circolo” dall’album “Le cose che non ho”