Autunno in Gold.

Quando pensavo di lasciare l’Australia senza vedere Brisbane e la Gold Coast, stavo facendo lo sbaglio più grande.
Stavo per fare un errore madornale.

La sveglia presto stamattina ci ha catapultati direttamente sui sedili scomodi ma puliti del treno che partiva alle 7.29 per la Costa Oro. Un nome che ci sta alla grande e si intona perfettamente con l’infinita spiaggia paradisiaca che si stende lunga lunga ai piedi di grattacieli moderni. Un’immagine da film.
Dovevi vedere!

Mentre camminavo sul lungomare mi sono sentita per un attimo a Miami, anche se non ci sono mai stata. Lo sai che mi piace viaggiare in posti sconosciuti, ormai dovresti averci fatto l’abitudine.
Eddai.

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Personaggi super fisicati correvano pieni di energia, ragazzetti viaggiavano sullo skate puntando lo sguardo verso l’infinito e belle donne in forma camminavano veloci con la musica nelle orecchie e i capelli raccolti in una coda di cavallo.
Io osservavo tutto come al mio solito, ero dentro ma guardavo dall’esterno. Lo sai che mi piace calarmi nella parte della reporter.

Devo portarti con me o no?

Dalla fermata del bus, cinque minuti a piedi ci hanno portato davanti alla famosa scritta “SURFERS PARADISE”. Non sai che strano trovarmi lì sotto. Guardavo anche i grattacieli fino alla cima e mi girava la testa. Forse sono i più alti che abbia mai visto.

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Erano le dieci di mattina e il cielo era di un azzurro intenso.
Grazie cielo.

Il Paradiso Dei Surfisti a quell’ora era ancora abbastanza deserto, e prendere posto sulla sabbia ancora fresca è stata la decisione migliore. È difficile decidere dove piazzare il telo mare quando c’è troppo spazio libero, ti è mai successo?
Ho fatto dieci passi e poi altri dieci. Mi sono guardata attorno ma ho proseguito ancora un po’.
Forse dovevo fermarmi lì.
Non so perché proprio lì.
Ma andava bene.

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Il sole si specchiava nelle vetrate dell’Hilton e dell’albergo giusto di fianco, si creavano giochi di luce, sabbia, mare e film.

Ad un certo punto credo anche di essermi addormentata. Il sole era caldo ma non fastidioso o soffocante. Ci saranno stati 25/26 gradi.
Si stava da dio.

Più tardi, la fame iniziava a farsi sentire e il sole stava per cadere dietro ai grattacieli formando giganti parallelepipedi ombrosi sulla spiaggia. Era il momento di andare ringraziando comunque questo caldo autunno.
Giornate brevi ma intense.

Come nella più classica località di mare, dalla spiaggia partiva la via di negozi e fast food. Per il resto non c’era nulla di classico e banale, provavo ad alzare più volte la testa e ancora, giramenti di testa.
Un po’ di zapping tra i più disparati punti vendita, un caffè da Sturbacks e altri giretti. Un pomeriggio di vacanza piena insomma.

L’atmosfera che si respira sulla Gold Coast è unica. La magia dell’estate la renderà sicuramente ancor più luminosa ed elettrizzante. Ora siamo nel periodo meno affollato, i backpackers scappano al nord dove il caldo è tropicale ma sono sempre felice di sentirmi una viaggiatrice atipica.

È giusto anche andare al mare d’inverno, in montagna d’estate e sulla Gold Cost in autunno.

Why not?

Erica, anzi Atmosferica.