Presentazioni generali.

Allora la situazione è la seguente:

Ore 21, Giuseppe e Fabio guardano quella genialata pazzesca di “American Pie” mentre Victor taglia cipolle e pomodori come se non ci fosse un domani. I miei occhi lacrimano da far paura, mi sono appena alzata a spalancare la porta-finestra del balcone per far circolare ARIA. Non si respira più ma a quanto pare, Keyla non è disturbata da tutto ciò e continua a dormire sonni sereni. Victor dice che questi due chili di cipolle e pomodori servono come condimento per pasta, carne, riso…
(parole sue)
…e come ben sai, la domanda sorge spontanea:

Ma Perché?

🙂

Questo melting pot di culture mi diverte ogni giorno di più. Nelle più banali circostanze, noto modi di fare e reagire totalmente diversi tra loro. Quella di mettere Italiani, Francesi, Brasiliani e Colombiani in una casa, potrebbe anche essere l’idea per un esperimento etnico, culturale.
Divertente!

Nella vita casalinga sono molto solitaria perché mi piace avere i miei spazi e i miei tempi. Mi piace decidere quando cenare, quando riposare, quando fare una doccia e quando uscire. In questo sono diventata ancor più sfuggente di quanto già lo ero rima della mia partenza. Ultimamente però, sto cercando di partecipare di più alla vita di casa e all’esperimento “America Latina vs Europa”.
🙂
Sì, si potrebbero identificare due macro classi all’interno della competizione ma di rado accade che Europei e Americani si trovino totalmente d’accordo tra loro. Il modo di cucinare, di parlare, di ascoltare musica o di affrontare un qualsiasi discorso. Il modo di vestire, di rapportarsi, l’ottimismo, la solarità, la simpatia, la leggerezza.
Insomma, sai bene che sono una grande osservatrice e potrei farti una tabella a doppia entrata di quattro colonne e innumerevoli righe, in cui ti potrei mettere per iscritto le caratteristiche di ogni micro-classe, con tanto di esempi pratici.

AHAHAHA

Scusa, non volevo essere così tecnica. Devi perdonarmi se ogni tanto esce la mia indole schematica ed analista che va a dominare in maniera drastica la parte creativa e più flessibile.

Scusa ancora.

🙂

Potrei dirti che i Colombiani sono sempre molto energici. Nella squadra “Colombia” compaiono Keyla e Daiana, quest’ultima è la piccolina di casa ma ha la potenza di un uragano e un sorriso bianco bianco.
Entra in attacco il Brasile con tre facce simpatiche. Fabio, Victor e Carlos sono dei ballerini d’hoc, hanno il ritmo nel sangue e in ogni momento una canzone da cantare. Entrambe le squadre rientrano nella categoria “Student Visa” e hanno quindi l’obbligo di seguire un corso di inglese per tutto l’arco della loro permanenza in Australia, che si tratti di pochi mesi o di anni. Molti di loro stanno anche lavorando, riempiendo così ogni minuto della loro giornata.
Gente impegnata!!
La Francia è in minoranza. Pauline è una ragazza di Parigi, laureata in biotecnologie e in Australia da quasi un anno. Simpatica! Mi trovo bene con lei anche se, l’inglese francese proprio non mi va giù.
🙂
La bandiera tricolore regala gioie continue alla casa. Risate contagiose e sketch imperdibili. Mi si affianca Giuseppe che va ad aggiungere colore con il suo accento meridionale.

Capisci quanta allegria?

Spagnolo, Portoghese, Italiano e Francese si uniscono in un mix di pura vida.

Eccoti presentata la mia Family Australiana.

Erica, anzi Atmosferica.