…ha catturato la mia attenzione.
Stava a ridosso di quel prato verde curato con tanta precisione e godeva di una vista paurosa, mozzafiato!
Che dispersione…di onde luminose…
Leggermente rialzata rispetto al livello del mare, aveva una visione completa, scrutava dall’alto senza parlare.
Il mondo… che incanto…
Se guardava lontano, una linea netta spaccava l’orizzonte e separava il cielo dal mare, creando due spazi infiniti ma sempre pronti ad emozionare.
Il sole le batteva in viso…
La panchina blu e bianca, era pulita e avvitata all’asfalto quasi per paura di volare a causa di tutto quel vento che soffiava dall’alto.
Sembrava nuova, appena dipinta con colori acquerello oppure, con un azzurro pastello.
Stava girata di sbieco, come per vedere chi arrivasse alle spalle ma era pronta e molto comoda ad accogliere qualsiasi viaggiatore ed osservatore errante.
Regalava quindi, con la sua posizione, un magico tramonto al calar della sera e nelle ore più calde il rumore delle onde. Che pace vera.
Se solo faceva due passi in avanti, la spiaggia fina e bianca sotto i suoi occhi le faceva venire la voglia di slegarsi e rotolare fino a raggiungere il mare.
La panchina blu e bianca stava lì, sempre pronta a coccolare e tra le braccia una storia da raccontare.
Erica, anzi Atmosferica.