La miniera d’ORO.

Quando ti trovi davanti ad una miniera di queste dimensioni, la testa gira. Guardando in basso vedi giganteschi camion che sembrano piccoli quanto delle formiche. Trasportano terra estratta che potrebbe contenere ORO e l’idea di avere una cava tanto preziosa sotto ai propri piedi è alquanto eccitante.

La Super Pit Gold Mine è una delle voragini più grandi al mondo, dove l’uomo sta scavando dal 1989 alla ricerca di uno dei metalli più preziosi. La regione di Kalgoorlie, è tra le cinque più famose nell’estrazione di ORO e attraverso una piccola ricerca ho potuto constatare che ogni anno le 28 tonnellate ricavate sono il risultato del lavoro di questi uomini che scendono in profondità anche al calare della sera in un giorno di piena estate.

È stata una decisione suggestiva quella di raggiungere la miniera all’ora del tramonto. Il sole si sarebbe nascosto alle 18.32 e guardarlo cadere da lassù dietro l’orizzonte a ovest ha dato quel tocco in più alla visita programmata.

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Per darvi un’idea della grandezza di questo enorme buco, posso dirvi che è profondo mezzo chilometro ed è inscrivibile in un rettangolo il cui lato più lungo misura 3,5 chilometri e quello più corto 1,5 chilometri.
È talmente vasto che può essere identificato dallo spazio ed è sicuramente motivo di sviluppo economico e turistico di questo paese isolato e tanto lontano dalle grandi città quanto dal mare.

Si trova rialzato rispetto alla cittadella e l’impressione che ho è che sia lui a dettare la legge di questo piccolo territorio abitato principalmente da popolazione aborigena.
Finché la miniera sarà attiva, il paese avrà un’immensa fonte di guadagno e attirerà la curiosità di turisti provenienti da tutto il mondo.
Chi come noi sta percorrendo la costa sud del Western Australia, non esiterà a prolungare il tragitto verso nord di circa 200 chilometri per visitare questa indescrivibile e profonda apertura nella Terra.

La terra era rossa proprio come il cielo che cambiava colore ogni secondo. I tramonti australiani sono velocissimi, non si lasciano troppo gustare forse perché sanno di essere tanto preziosi quanto spettacolari. Sono talmente fulminei che sta a te decidere se scattare mille fotogrammi con i tuoi occhi o se cercare di ottenere una foto fatta bene. Non c’è tempo per entrambe le cose.
Ricordo di aver visto il primo di una lunga serie il giorno del mio arrivo in Australia.

Il 13 Novembre.

Jason mi aveva accompagnato alla City Beach di Perth, dove, seduti su una sedia pieghevole da campeggio, avevamo visto cadere in mare quell’enorme palla infuocata.
Ricordo che non riuscivo a spiccicare parola a causa di quel primo impatto tanto luminoso, caldo ed inaspettato.

Ho recuperato per voi la foto. Aiuto, a pensarci mi manca il fiato.

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Oggi il caldo di Kalgoorlie non ci tiene lontani dalla piscina del campeggio. Il tempo qui scorre silenzioso e, come vi dicevo ieri, nella testa ho molto frastuono.

Oggi proverò a scavare anche io, come facevano loro. Andrò alla ricerca di qualche metallo prezioso e chissà…

…magari anche io scoprirò dell’ORO.

Erica, anzi Atmoferica.

7 commenti su “La miniera d’ORO.”

  1. Hai scritto dei tuoi cambiamenti, fra l’altro, e adesso pensavo che sicuramente anche questo immenso buco d’oro non può lasciarti inalterata.Il tuo rapporto con la terra,per esempio, non sarà più lo stesso. Rispetto.
    Bacione

    1. Sono troppo veloci questi cambiamenti e queste sorprese! Tu però stai stai sempre al passo!

      Ti chiedevo se avevi letto l’articolo “Vorrei dirle…”, devi andare indietro di qualche giorno. Ho parlato della nostra telefonata in Skype ed ero curiosa del tuo commento! Bacione zia

  2. Non ho commentato quell’articolo perché avevo paura che altre parole, oltre a quelle della bellissima e inaspettata chiacchierata telefonica, avrebbero potuto rovinare la magia del nostro scambio.
    Con la tappa di oggi mi sembra che ci siamo spiegate ancora meglio, no? Ancora un abbraccio

  3. Che pasticciona. ..articolo di oggi intendevo quello sugli aborigeni…vado e vengo io, non vado solo avanti come stai facendo tu.
    O meglio, Vando corre avanti, ma anche voi, forse, andate e venite, avanti e indietro….
    Comunque mi stupisco….
    Mi stai dando veramente tanto e non mi vergogno a dirlo (o si’?) da te non me lo aspettavo, per come non ti conoscevo. Bacio

    1. È tutto chiaro Zia Bella, non preoccuparti! Non devi vergognarti, anzi, mi fa piacere che tu me lo dica e questa è la prova che sto riuscendo nel mio principale intento. Farmi conoscere e farmi capire da chi mi ha sempre vista da un’angolatura sbagliata e troppo spigolosa! Ciao zia, tra poco si parte per il deserto… Are you ready??

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