Ma voi cosa inseguite?

Riflettevo con Papà, realizzando la mancanza di contatto con la realtà.

La vedo, si riflette in ogni specchio di questa città.

Dicevo a lui che per la strada, mi piace guardare e scrutare le persone, il modo in cui camminano, come si pongono e come si vestono. Super business men in giacca e cravatta che escono da altissimi grattacieli fatti di vetro rincorrendo la loro carriera, donne eleganti, altre un po’ meno. Mai figure anziane o troppo giovani. Capita anche che mi sieda su una panchina, in città. Quanto è interessante decifrare i passanti. Chissà lui chi è, chissà quanti anni ha, chissà dove è nato ma soprattutto…

…mi chiedo cosa stia inseguendo.

Siamo in Australia, una terra immensa immersa nell’oceano, tanto distante da molte altre, soprattutto dalla mia. Popolata sulle coste e nel mezzo, il niente. Solo chilometri inesauribili che separano le poche città cresciute dal nulla, fiorite da un piccolo seme e coltivate con tanta cura e dedizione.

Tutti che nella pausa pranzo corrono, camminano con passo spedito con lo sguardo ben puntato in avanti. Tanti lavoratori verso le 17:00 si bevono una birra alla spina con i colleghi. Le strade sono sempre abbastanza deserte, non percepisco senso, direzione.

Ma qual è l’obiettivo? Quale può essere il fine in un Paese tanto ben organizzato quanto isolato e chiuso su se stesso come un riccio?

Lo diceva anche il taxista la settimana scorsa. L’Australia ha un’estrema paura di  indebolirsi e non vuole permettere a nessuno di renderla insicura. Non puoi importare farmaci, piante, semi, erbe, animali, NIENTE! Sono terrorizzati all’idea che qualcuno possa portare qui oggetti proibiti, che potrebbero creare una vita nuova, una novità.

Ma, di nuovo, qual è l’obiettivo?

Se penso ad un obiettivo qui, in quest’isola, penso solo a quello dei miei occhi e a quello della macchina fotografica. Voglio descrivervi e scrivervi, attraverso le immagini, quello che vedo, voglio creare nella vostra testa un quadro completo, vorrei farvi viaggiare.

Possono impedirmi di importare ed esportare qualsiasi cosa ma le idee, la mia creatività, il flusso della mia energia… quello no.

Quello viaggia a velocità supersoniche dentro e fuori, oltreoceano, via mare, via terra e via aerea. Lo importo e lo esporto quando e come voglio e vi faccio gustare profumi, sentire suoni e vedere, guardare e toccare!

Lo potete confermare?

Forse l’obiettivo del mio viaggio è questo. Voglio farvi assaggiare quello che attraverso delle fotografie non potete gustare. Non voglio essere banale, voglio portarvi messaggi inaspettati e che siano soprattutto sorprendenti.

Il mio fine qui è questo, Arricchirmi e arricchirvi per poi, tornare a casa consapevole della mia vera ricchezza. È questo quello che inseguo.

Sono qui da poco.

Oppure no.

Chi stabilisce quanto sia il poco?

Ho usato il mio tempo con cura.

Scruto tutto dall’alto, sono lontana dalla mia casa e da qui la vedo nitida. Un viaggio serve anche a quello. Allontanarsi dalla propria terra per visitarne delle nuove e una volta giunti in quelle nuove voltarsi, e guardare da lontano la propria. Qualcosa di diverso c’è sempre.

Vedo la mia famiglia, le mie amiche, le persone speciali e quelle invece che hanno sempre preteso troppo senza regalare niente. Vedo la mia casa rosa e il giardinetto che la circonda su due lati. La mia cagnolina e il cortile dove da piccola giocavo con i gessetti. Gusto il tramonto affacciandomi al balcone e vedo molto bene la forma dello Stivale. Possiamo tanto criticare e lamentarci di questo Paese ma io da qui lo vedo bellissimo, diverso.

In Italia, abbiamo la fortuna di essere in contatto con il Mondo. Puoi prendere un treno o un aereo e visitare città Atmosferiche, monumenti caratteristici e puoi, quando meglio credi, partire e in poche ore raggiungere posti dove la lingua locale è lo spagnolo, il francese, il tedesco, il dialetto brianzolo oppure l’inglese. Puoi scalare una montagna in ogni stagione dell’anno, vedere il mare o un grande lago. La neve, la sabbia. Puoi lasciarti trasportare da un fiume o raccogliere le castagne. Le cascate, le stalattiti, le rose. La cultura la senti parlare, la coltura è in ogni parte mai uguale. Il buon vino, i campi di grano. Puoi inseguire un aquilone e ritrovarti a volare sopra al mare. Le isole, paesini pieni di tradizione, chiese costruite chissà quando e poi le colline tra le montagne e le pianure.

Noi, cari lettori, siamo più ricchi di quanto crediate.

Vi invito a fare una riflessione.

Voi cosa inseguite? Chi inseguite? Qual è la vostra ragione di vita?

Non serve immaginare posti lontani per sognare. Lasciatevelo dire. Molto spesso, basta guardare poco più in là del proprio naso per vedere l’inizio della realizzazione di qualsiasi desiderio.

Erica, anzi Atmosferica.


Ps: nella foto potete gustare insieme a me il tramonto che vedo dal balcone di casa. In Italia.

Ps1: mi piacerebbe avere da voi un riscontro. Siete davvero tantissimi e ogni giorno i numeri quasi mi spaventano! Una critica, un apprezzamento, una domanda o una risposta. Fatemi sentire! Scrivetemi anche privatamente Qui . Soprattutto dopo aver scritto questo articolo, sono molto curiosa di sentire la vostra voce.

Ci conto 🙂

6 commenti su “Ma voi cosa inseguite?”

  1. Italy ❤
    Bellissime parole e se il tuo obbiettivo è quello di farci viaggiare con te ce la stai facendo.
    Sono perfettamente daccordo con te.
    Su tutto.
    ti amo

  2. STUPENDO!
    Lacrima..di nuovo.
    Bellissima riflessione che fa pensare quante volte sbagliamo a sottovalutare la nostra terra e a rovinarla e a trattarla male con tanti modi di fare che all’estero non avrebbero mai..questo apprezzo degli altri continenti e che spesso noi trascuriamo..AMIAMO DI PIÙ LA NOSTRA TERRA!!!
    Grazie amo❤️

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