This is my mother.

Quando penso alla mia mamma, vedo quegli occhi pieni di luce che sgorgano in amore immenso. Sono lontana da lei, ma questo viaggio mi sta facendo sentire la sua speciale vicinanza che si riflette ogni giorno in un legame profondo.

La mamma, quella che sa tutto anche se non le dici niente, non ha bisogno di parole per comprenderti e per interpretare ogni tuo stato d’animo.

La mamma sa e sente sempre tutto.

Con lei ho un rapporto amichevole e solare, tante volte l’ho inclusa e coinvolta, altre l’ho lasciata fuori. Non perché non volessi renderla partecipe ma perché non volevo sentisse la mia sofferenza.

La mia mamma…

…che se gioisco, gioisce il doppio di me e che se sto male sta male il doppio, compie oggi cinquant’anni, esattamente il doppio dei miei.

Ma caspita sei giovanissima!

Ci unisce il mese di gennaio gelido ma pieno di calore, ho preso da lei l’entusiasmo e la forza di un uragano. Sia chiaro che per lei non è un giro di boa ma una nuova partenza, un nuovo salto e una nuova scommessa.

Ha donato la vita a quattro figlie, imprimendo in noi un’educazione stabile e corretta ma piena di sole. Un sole speciale che leggi nel suo sorriso e nella sua fragorosa risata.

Quante volte ha avuto bisogno del mio amore…

…ma solo ultimamente, mi sto lasciando andare tra le sue braccia. Sono sempre stata una figlia sfuggente, mai troppo bisognosa del suo cuore.

Voleva coccolarmi, io scappavo.

Voleva parlarmi, io mi chiudevo.

Non sempre, ma spesso.


Ora, mamma, sappi che ho bisogno delle tue carezze e amo parlare con te. Non vedo l’ora di cantarti tanti auguri e augurarti altri centocinquanta anni pieni della tua forza e della tua voglia di volare.

Sai, in questo siamo simili. Sono convinta che sto planando sulle creste delle nuvole anche per te e sappi che sento la tua forza che ogni giorno mi spinge sempre più su, ma mai così vicina a te.

Ti auguro buon compleanno dal profondo del mio cuore, mamma, e se anche questo fuso orario non mi permette di soffiare insieme a te le candeline, sappi che sei la più bella del mondo.

Sii sempre orgogliosa di quello che sei e di quello che hai creato. Il tuo fertile amore, insieme a quello del papà, ha cresciuto le nostre anime senza mai farle sentire aride.

Grazie MAMMI, buon compleanno.

I love you.

Velocemente.

Oggi mi sono svegliata con questa parola in testa. Ho pensato che potesse essere il titolo perfetto dell’articolo. No, non ci potrebbe essere titolo più azzeccato. Non è stato piacevole svegliarsi con questo fiume di parole che mi parlavano, mi interrogavano e volevano a tutti i costi essere ascoltate e avere delle risposte. La testa che andava veloce, correva non so dove. Non mi accade spesso di non riuscire a scandire immagini e sensazioni. C’era un sovraffollamento.

I Pensieri. Li lasciavo andare senza perderli mai di vista come i bimbi piccoli quando iniziano a muovere i primi passi. Corrono di qua e di là, balbettando paroline a caso, ma per loro il senso c’è. Allora è giusto lasciarli gironzolare senza meta e senza capire una mezza frase tra quelle che urlano con così tanta fermezza e decisione.

Ieri è stato il primo giorno di lavoro da “The Cutting Board”, è andato bene ma sempre tutto molto veloce. Come avrete capito oggi sarà una parola ricorrente. Ho lavorato poche ore, tre. Mi sono sembrate tre minuti. Ho capito che il mio ruolo lì, serve a coprire il momento circoscritto al pranzo. Essendo il locale all’interno di un palazzo di uffici, apre alle 6:00 la mattina e chiude alle 16:00 quindi la fascia oraria in cui ho lavorato io, 10:30/13:30, è il momento clou della giornata.

Il tempo andava veloce, la gente correva, le mie colleghe sembravano dei robot. Non so come mai, ma ho percepito una velocità estrema che l’altra volta non avevo captato.

Mi sono presentata puntualissima, anzi, in anticipo. Sono entrata dal retro e la prima cosa che ho visto sono state le 10 montagne di piatti, pentole, teglie e scodelle accatastate senza un criterio nel lavandino. Dentro di me ho pensato: “Se qualcuno tocca con mezza piuma un solo piatto di questi, crolla tutto. Devo fare qualcosa. ADESSO LI LAVO IO.”

Salutate la manager, le colleghe e i ragazzi in cucina, MI SONO MESSA A SGRASSARE I PIATTI. Dopo un’ora di lavaggi e autolavaggi, mi sentivo un eroe. Il getto del lavandino era fortissimo e avevo acqua ovunque, persino nelle scarpe. Ogni 5 minuti, arrivava un cuoco a sciacquare coltelli o padelle e anche lì, OLEEÈ..

Sembrava di stare ad Acqualand 🙂

(Potete immaginare la mia risata)

Era tutto grandissimo! Le pentole, il lavandino, il getto d’acqua e il contenitore del detersivo. Una tanica!

Dopo la prima ora così, sono stata chiamata al banco. Schierate una di fianco all’altra, eravamo pronte all’attacco.

Halo, how are youu?!

Hey, ladies…Can I help youuu?!

Hi guuuys..

Le porte degli uffici si sono aperte, velocemente bisognava servire, velocemente far pagare i clienti e velocemente tornare in posizione!

Ho tenuto botta amici, sono stata al passo.

A un certo punto, per magia, più nessuno.

Vuoto.

Il nulla.

Un po’ come a scuola quando suona la campanella che segna la fine della ricreazione. In 30 secondi tutti in classe, i corridoi deserti e nell’atrio la desolazione!

Non mi sono fermata. Ho controllato le bibite nei frigoriferi, ho asciugato piatti e posate e li ho posizionati al loro posto. In cucina iniziavano a calmarsi e non si sentivano più spadellate e olio che friggeva. Un attimo di calma.

La fame mi ha assalita!

Senad (SCINEID) è venuta da me dicendomi che potevo andare e che oggi (martedì) non sarei dovuta andare. Mi farà sapere per il turno di domani (mercoledì).

Non mi è piaciuta molto questa mossa.

Perché avvisarmi dall’oggi al domani per tre ore di lavoro?

Per questa volta non ho detto niente. La prossima volta vediamo che succede e poi valuterò..

Velocemente ho raccattato borsa e maglia, mi sono tolta il grembiule e ho iniziato a correre verso casa. CHE FFFAAAME!

Guardo il telefono.

→ Messaggio

La manager di un locale, Fast Eddys, mi aveva appena scritto chiedendomi se fossi stata disponibile per una prova oggi (martedì) dalle 19 alle 21. OH YES. Cadeva a fagiolo.

Ho velocemente risposto che per me era OK!

🙂


Oggi è una giornata fantastica! Il cielo è blu, il vento non è fastidioso e la temperatura è perfetta per un’oretta di relax al sole.

Alle 14 andrò ad accogliere Paolino che ora sta volando sopra all’oceano. Inizia oggi per lui un’avventura mozzafiato, una nuova vita e un’esperienza che lo cambierà profondamente. Ancora non può sapere cosa lo aspetta ma è questo il bello, no?

Come se la data di oggi, 1 Dicembre 2015, segni una nuova nascita per lui. Con grande motivazione ha lasciato tutto quello che aveva scegliendo per se stesso un cambio radicale e quella che era per lui l’idea di felicità.

Bene Paoliiino, in bocca al lupo e fai vedere chi sei!

Ti aspetto! 🙂

Mi fa strano pensare che arriva dall’Italia, e forse solo ora mi sto rendendo conto di quanto la mia casa sia lontana.

Brrr.. che brivido, è una sensazione indescrivibile, ve lo assicuro.

ITALIA

Selezionate la parola e magicamente apparirà ITALIA 🙂

Che bel nome!

Erica, anzi Atmosferica.


Ps: Ho creato su Facebook la pagina di Atmosferica. Potete accedere direttamente da QUI e cliccando sul “MI PIACE” rimarrete sempre aggiornati sulle storie che adoro scrivere per voi! CIAO! 🙂

Una Cottesloe Introspettiva.

Dopo una notte di sonno poco tranquillo e profondo, mi sono alzata e sono uscita sul balcone. Il vento era tiepido, all’ombra faceva quasi fresco ma poi ho pensato che soprattutto qui, dove abito io, le correnti di vento sono più forti e non devo dimenticare che stiamo al tredicesimo piano. Quassù siamo allo scoperto e quasi quasi tocchiamo il cielo.

I miei pensieri mi hanno suggerito così di fare una bella colazione con thè verde e pane tostato con marmellata di fragole. Ho cercato una posizione comoda che favorisse la mia scrittura e ho dedicato l’articolo all’ Immigrata allo Sbaraglio, cosa che desideravo fare da qualche giorno mentre ricercavo l’ispirazione giusta.


QUI potete vedere il bel pensiero che mi ha dedicato!

Ha condiviso sulla sua pagina Facebook il mio articolo.

CHE GIOIA! 🙂


Soddisfatta del mio articolo, cavalcando l’onda dei miei pensieri, ho deciso di regalarmi una giornata di riflessione. Avrei preso il treno per Cottesloe e avrei deciso minuto per minuto cosa fare e dove cercare i miei momenti e angoli di pace.

Sono qui da qualche giorno ormai e non vi nascondo che la mia testa e il mio cuore sono un’altalena di emozioni. Alti e bassi si susseguono senza lasciare spazio ad un momento di spensieratezza. Ho la fortuna di conoscermi bene e riesco a gestire ogni stato d’animo, il trucco è non ostacolarlo. Ho imparato con il tempo che bisogna saper vivere a pieno ogni bella e brutta sensazione per conoscersi, per riuscire a capirsi.

Bene.

Treno per Cottesloe.

Direzione Freemantle – Blu line – Biglietto 4.50 AUD

Let’s go.

Durante il viaggio, durato circa 15 minuti, ho cercato di capire dove la mia testolina volesse portarmi. Senza farmi troppe domande, ho aspettato di scendere dal treno.

C’era un cartello che diceva:

←←  CITY CENTRE

COTTESLOE BEACH →→

Ok, Erica. Dove vuoi andare?

Vuoi vedere il mare?

Sì.

Ok, allora vai a destra. Semplice.

Per arrivare alla spiaggia ho camminato una decina di minuti. È stata davvero la scelta giusta. Qui di seguito vi faccio rivivere con qualche foto, in ordine cronologico, la mia passeggiata verso il mare.

Davanti a me una lunga strada dritta, leggermente in salita.

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Un tipico quartiere da film. No?

Continuo… nel cammino…

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Alla mia destra le case, alla mia sinistra questo immenso campo da golf.

(Il mio papà si starà leccando i baffi)

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Eccolo! Lo VEDO! L’oceano!

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Trovato.

Il mio angolo di pace sui gradoni in erba che erano proprio lì, a ridosso della spiaggia di sabbia fina. Mi sono sdraiata e ho cercato di ascoltare i pensieri. Tante le domande ma anche tante risposte.

La risposta è sempre dentro noi, bisogna solo saperla ascoltare.

Devo prendermi del tempo per capire se davvero è qui che voglio stare. Come vi avevo già detto la città è calma e pacata e potrebbe rischiare di diventare troppo malinconica per me.

Sono una persona dall’energia scoppiettante, sempre attiva e sorridente nei confronti della vita. Forse Perth non mi sta dando quello che cerco perché non sono abbastanza in connessione con lei. Sto cercando di capire se voglio stare sul mare o se preferisco la città. Se andare altrove o se puntare tutte le mie forze qui. Se fare un’esperienza più a contatto con la natura piuttosto che stare in una città che non sento, ad oggi, mia.

Sono in Australia. Mi sento in Australia non a Perth.

Non preoccupatevi però. Saprò cavarmela! Saprò capirmi e non appena avrò la soluzione a tutte le mie incognite, sarete i primi a saperla.

Siete tantissimi a seguirmi e a leggermi, mi lasciate a bocca aperta! Ogni giorno mi date una piccola spinta per rendere la mia giornata unica e per gustare ogni piccolezza della quotidianità.

Sento di essere in un momento di profondo cambiamento o forse sto solo cercando di acquisire consapevolezza di quello che sono. Ma è tutto sotto controllo amici, il sole splende, la temperatura è gradevole e i miei compagni di casa sono molto simpatici.

Lewis soprattutto mi fa morire dalle risate! Come si muove combina dei pasticci! Ieri sera ha vuotato mezzo barattolo di yogurt da un litro nel frigorifero!

Lewiiiiisssss!! AHAHAHAHAH! Sei un disastro!

Le risate con lui sono davvero SUPER!


Vi saluto con le parole di Deepak Chopra, e mando un grande bacio a Francesca.

Per mantenere oggi in movimento l’onda fluida della felicità, trova il tempo di apprezzare la bellezza nell’esperienza della realtà ordinaria. Una brezza tiepida, il gusto del tè, il suono dei bambini che giocano. Ogni cosa può diventare un’occasione per prendere nota che la felicità è uno stato interiore di consapevolezza.

Più metterai in contatto il dentro con il fuori, semplicemente notandolo, più starai rinforzando e amplificando il sapere che piacere e felicità sono sempre con te. Con il passare del tempo ti accorgerai che facendo slittare l’attenzione dal mondo là fuori al mondo qui dentro, concedi a te stesso l’abilità di entrare nello stato della contentezza e della felicità ogni volta che vuoi.
Namastè
Deepak Chopra
Buona giornata di riflessione e felicità!
Erica, anzi Atmosferica.